Università Telematiche: Cosa Cambia con il Nuovo Decreto Bernini?

Il 6 dicembre 2024, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato un decreto che introduce importanti modifiche alla regolamentazione della didattica a distanza nelle università italiane. L’obiettivo del provvedimento è quello di uniformare gli standard qualitativi tra gli atenei tradizionali e telematici, garantendo agli studenti un’esperienza formativa equa e di qualità.

Le Novità Introdotte dal Decreto

  1. Lezioni sincrone e in presenza
    Il decreto stabilisce che almeno il 20% delle lezioni dovrà essere erogato in modalità non registrata e sincrona, favorendo un’interazione più diretta tra studenti e docenti. Inoltre, per i corsi erogati prevalentemente a distanza, è prevista una percentuale minima di attività in presenza per rafforzare il contatto con la realtà accademica (fonte: decreto MIUR, art. 3, commi 4-5).
  2. Esami obbligatoriamente in presenza
    Gli esami saranno svolti esclusivamente in presenza, con deroghe limitate a situazioni emergenziali o specifiche condizioni personali, come disabilità documentate (fonte: decreto MIUR, art. 4, comma 1).
  3. Rapporto studenti-docenti più stringente
    Il rapporto numerico tra studenti e docenti verrà ridotto, passando dagli attuali 1:384 a 1:192 nelle università telematiche. Questa modifica punta a garantire un maggiore supporto agli studenti e a migliorare l’efficacia della didattica (fonte: decreto MIUR, art. 5).

Quando entreranno in vigore le nuove regole?

Il decreto firmato dal Ministro Bernini introduce modifiche importanti per le università italiane, ma i tempi di attuazione non sono stati ancora definiti con precisione. Considerando che per molti Atenei telematici l’anno accademico si conclude il 31 luglio, e che sono ancora necessari i decreti attuativi per definire i dettagli operativi, è probabile che le nuove disposizioni siano applicate a partire dall’anno accademico 2025/2026. Questo darebbe alle istituzioni il tempo necessario per adeguarsi e organizzare le modifiche richieste. Uno slittamento ulteriore al 2026/2027 non è da escludere, ma un’applicazione immediata appare altamente improbabile.

Adeguamenti degli Atenei Telematici

Molti Atenei telematici si stanno già attrezzando per soddisfare i nuovi requisiti, garantendo la possibilità di svolgere esami in presenza in almeno due città per regione, inclusi tutti i principali capoluoghi d’Italia. Questa organizzazione mira a ridurre i disagi per gli studenti e a rispondere alle richieste di un sistema più standardizzato.

Eccezioni e Flessibilità

Il decreto prevede alcune eccezioni per gli esami a distanza, applicabili in specifiche situazioni personali, come gravi patologie documentate (Legge 104/1992 e Legge 7/1999) o in caso di temporanee emergenze che richiedano la didattica a distanza. In queste circostanze, la modalità online sarà consentita previa approvazione ministeriale.

Il Ministero ha inoltre aperto alla possibilità di integrare e aggiornare le regole future, qualora emergano tecnologie più sicure ed efficaci per la gestione degli esami a distanza.

Cosa Cambia per gli Studenti delle Telematiche?

Gli studenti attualmente iscritti non devono temere un cambiamento immediato. Le modifiche saranno introdotte gradualmente, rispettando i tempi tecnici e organizzativi delle istituzioni coinvolte. Gli esami in presenza, tuttavia, saranno una delle prime regole a essere implementate, con controlli intensificati da parte dell’ANVUR (fonte: relazione ANVUR 2024).

Un Futuro per Tutti gli Studenti

Il Ministro Bernini ha sottolineato che il decreto mira a tutelare gli studenti di ogni realtà accademica: “Il nostro obiettivo è assicurare che tutti abbiano accesso alla stessa qualità formativa, indipendentemente dalla modalità di erogazione dei corsi”. Le regole, quindi, non penalizzano le università telematiche ma puntano a uniformare gli standard tra le varie tipologie di ateneo (fonte: dichiarazione ufficiale del Ministro Bernini, 6 dicembre 2024).

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